Poulsen Charlotte

Charlotte Poulsen nasce a Horsens in Danimarca nel 1950.
Nel 1968 frequenta il suo primo stage presso Birgit e Rocca Knüpfer e successivamente si dedica agli studi di ceramica presso Aarhus Kunstakademi. Nel 1972 scopre il villaggio La Borne in Francia, frequenta gli studi di ceramica presso l’atelier di Pierre Mestre e Anne Kjærsgaard e tra il 1975-1978 apre un proprio atelier ad Achères (Cher). Tra il 1978 e il 1980 si dedica all’insegnamento ad Aarhus Kunstakademi in Danimarca. Nel 1981 ritorna a La Borne dove tutt’ora viene e lavora, partecipando attivamente da trent’anni alla vita del suggestivo villaggio di ceramisti. Aderisce all’associazione dei vasai di La Borne (APLB) ed entra a far parte della commissione Artistes invités seguendo la programmazione delle esposizioni e installazioni.
Nel 2003 è responsabile della prima residenza d’artista a La Borne, dove ha soggiornato il ceramista contemporaneo Gagan Dadich del Rajasthan. Dal 1996 è membro dell’ufficio del Centro di Creazione Ceramica di La Borne (CCCLB), di cui successivamente ricopre la carica di vice-presidente e presidente fino al 2006.

Charlotte Poulsen prende ispirazione dal mondo marino per realizzare le sue prime opere, immaginario personale influenzato dalle sue origini danesi. Da questo elemento liquido, a volte traslucido, calmo, instabile o increspato, in continua evoluzione, sono nate le prime collezioni di piatti. In seguito, il suo lavoro si orienta verso il mondo animalier: giraffe, zebre, rinoceronti, elefanti, alpaca fanno parte del suo paesaggio emotivo. Animali orgogliosi e aggraziati, vigili e nervosi nelle loro composizioni; le figure si verticalizzano e si allungano e le proporzioni si invertono dando origine a un bestiario in cui realtà e fantasia si mescolano. Negli ultimi anni, il bisogno di cambiare e il desiderio di movimento, leggerezza e tenerezza verso l’elemento dell’aria, la avvicina al mondo dei volatili. La padronanza della tecnica le permette di sperimentare con la materia e con la poetica, dando nuova interpretazione alla scultura e all’argilla, elementi di espressione primitivi. La linea curva e la libertà del gesto sono sempre al centro dell’opera. 

Tecnica – Lavori realizzati in argilla con differenti granulometrie o in porcellana. Superfici dipinte a smalto. Cottura in forno a gas o legna a temperature comprese tra 1240° e 1280°.


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Credits: Archivio Charlotte Poulsen