Self-aggregation

Daniele Galliano

I percorsi di Daniele Galliano affiorano da segrete identità, dalla sequenza delle immagini evocate, dalle cadenze di una stagione che racchiude le pagine di un sorprendente diario scandito da emozioni, riflessioni e dai ritratti sfocati degli uomini di potere. Indagine pittorica, quindi, che lega l’intenso dialogo con il corpo femminile agli aspetti di un’interiore e intima solitudine, ai frammenti di una quotidianità reinterpretata e rivissuta. Vi è nel suo linguaggio la profondità della cultura visiva contemporanea, la sottile energia di una singolare ricerca che unisce fotografia, cinema, musica, letteratura, in una sorta di inesausta connessione con questo nostro tempo tecnologico, ma pur sempre segnato dalla coinvolgente parola poetica di Dylan Thomas: «Nel principio era la stella a tre punte, l’unico sorriso di luce attraverso il volto vuoto». E la sua esperienza rivela una personale definizione dei temi sociali e politici, dei tratti fisionomici dei personaggi, della folla che occupa lo spazio delle «Constellations», resa con un segno materico, appena accennato come un fotogramma o il frame di un video o, ancora, una figura ripresa da «We’re gonna have a real good time together».
Le tele, i dittici, gli oli su carta, rappresentano i momenti di una scrittura che si può ammirare, nel centro storico di Pinerolo, presso i locali della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura. Un’attività fondata nel 1980 da Pier Luigi Losano nella sede di via Brunetta d’Usseaux. Ora si celebra questo lungo cammino espositivo, e non solo, con le opere di Galliano che dalle performances musicali ai video, dai volti anonimi e svuotati al rapporto con scrittori,musicisti e registi ha sviluppato una narrazione permeata da impercettibili e insinuanti fremiti esistenziali, dove la luce accende immagini in cui, ha scritto Paul Valery, «Il Tempo scintilla e il Sogno è sapere».

Angelo Mistrangelo    

Credits: Archivio Daniele Galliano