Finissage Attraversamenti

Presentazione catalogo e video

Con il finissage della mostra Attraversamenti, ospitata nella sede espositiva della Galleria Losano, si conclude la prima tappa di Scultura diffusa – 1^ Biennale Città di Pinerolo. Una manifestazione che intende consolidare il progetto Scultura diffusa, nato nel 2017 con il coinvolgimento dell’artista tedesca Carin Grudda.

Con gli artisti-architetti Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo nasce l’idea di un itinerario artistico in cinque tappe con l’installazione di opere monumentali nel Centro Storico di Pinerolo, allestito dal 6 settembre 2019 al 6 gennaio 2020 e la mostra Attraversamenti nella Galleria Losano con bozzetti e opere di piccolo formato, aperta al pubblico dal 6 settembre al 10 ottobre 2020.

VISITA LA MOSTRA – ATTRAVERSAMENTI

Il finissage è l’occasione per presentare il video “Attraversamenti – Racconto per immagini di Scultura diffusa 2019 – 1^ Biennale Città di Pinerolo” realizzato in collaborazione con Francesco Calabrò Film Maker e il catalogo della mostra alla presenza degli artisti, dei curatori e dell’Amministrazione Comunale che ha sostenuto il progetto insieme alla Fondazione CRT, alla Regione Piemonte e agli sponsor Cave Fratelli Beltramo di Barge e l’Impresa Cagnola.
Il video e il catalogo non sono soltanto il racconto di un progetto, ma di un percorso; si rivivono dunque insieme le tappe che hanno portato alla realizzazione dell’itinerario artistico: ideazione, lavorazione, montaggio e allestimento.


Intervengono Patrik Losano – Presidente della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura, nonché promotore dell’iniziativa, Martino Laurenti – Assessore alle Politiche Culturali e di Cittadinanza Attiva del Comune di Pinerolo, gli artisti Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo – Studio C&C, Andrea Balzola – docente presso l’Accademia di Torino e di Brera in qualità di curatore dei testi del catalogo e lo scrittore Tiziano Fratus che per l’occasione leggerà un testo poetico d’introduzione alla mostra.

L’appuntamento è propizio per introdurre il pubblico al concorso fotografico Posare lo sguardo – Interpretazione creativa delle opere di Scultura diffusa 2019 e alle attività didattiche Esercizi di meraviglia ideate per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie che avranno luogo fino a gennaio 2020.


Ricostruire il bosco fra le case [estratto]
Tiziano Fratus

L’esposizione in galleria testimonia la capacità del duo di dialogare con gli elementi naturali, abbracciando storia e geologia, agricoltura e contemplazione arborea, miscelando tecniche e formati, come i grandi lavori su tela. In Attraverso un branco di pesci d’acciaio oscilla fra i pali di una vigna, a ricordo del fatto che le vigne crescono su terreni sabbiosi poiché, molto prima che il tempo iniziò a essere misurato e contato, quelle che sono colline fruttuose e lavorate erano il fondo di un mare migrato altrove.
Un taglio laser su lamiera corten ossidato (dal delizioso colore arrugginito) di oltre due metri di lunghezza offre all’osservatore l’azione di un contadino che lavora la terra; zolla dopo zolla, il suo sguardo si allunga su un paesaggio di vigne che lo attendono, giorno per giorno, in un’epica infinita del quotidiano; un inno all’impresa di coloro che riconoscono un sogno nella fatica, anche quando l’inverno avanza e inghiotte, le nebbie nascondono e la neve seppellisce. Il contadino è lì, osserva, sceglie, pota, scacchia, rinforza, rincalza, sfronda, benedice e vendemmia. Ogni anno. Un’intera vita. Questo si può leggere nell’opera intitolata Il confine. Un pezzo di betulleto (Il bosco di betulle) si staglia invece nei suoi pieni e i suoi vuoti a imitare l’andamento geometrico della corteccia, dettaglio che i pittori e i fotografi spesso amano cogliere e rappresentare. Proprio qui, nella stessa galleria, anni fa, ne vidi un esempio mirabile nei quadri del pittore aviglianese Vinicio Perugia, ma nondimeno ricordo opere dei padovani Pierantonio Tanzola e Ida Harm o della ravennate Giorgia Severi. Al larice sono dedicate diverse opere, alla sua resistenza, al suo apparire come l’ultimo baluardo della natura, ma anche della fantasia, come s’incontra nella lastra di Le reflet du bois o nella miniatura Canyon melezes.

Credits: F. Calabrò (video)