La Galleria Losano Associazione Arte e Cultura, dopo un lungo fermo forzato, riapre al pubblico ed è lieta di presentare la mostra Visioni di Anna Maria Colace che inaugurerà sabato 8 maggio 2021 a partire dalle ore 17.00 e che proseguirà fino al 12 giugno 2021.
Una selezione di trenta fotografie che rappresentano una piccola parte della sua attuale produzione e che saranno presentata al pubblico in una prima e inedita mostra personale. “Visioni fluide”, “Visioni floristiche” e “Visioni paesaggistiche” saranno le protagoniste dell’esposizione, dove l’artista indaga l’estetica di pesci, fiori e paesaggi naturali; fuori mostra vi sarà anche la possibilità di consultare “Visioni oceaniche”.
Anna Maria Colace consegna la propria opera fotografica all’immaginazione: non semplici fotografie, ma vere e proprie visioni. Il suo stile è evocativo e trasfigurativo, ricordando le apparizioni che si creano in stati di estasi o in sogno. Ci troviamo di fronte a immagini sovrapposte che ci conducono in visioni oniriche e surreali, quasi vedessimo doppio.
Anna va oltre la semplice rappresentazione della realtà e guarda il mondo attraverso un filtro creativo. Pesci, fiori e paesaggi naturali sono trasfigurati e restituiti sotto forma di “fotografie pittoriche” in cui l’equilibrio estetico si fa quasi grafico e illustrativo. Proprio nella trasfigurazione, nell’andare oltre la rappresentazione, troviamo nuove interpretazioni e significati perché il sogno rivela più della realtà. Le fotografie nascono dalla contemplazione ma lo scatto è veloce e istintivo, perché Anna pensa prima con occhi che con il resto. Le sue visioni sono la sintesi di chi osserva in modo olistico la realtà. Il guardare è un’azione simbolica: è entrare con lo sguardo nelle cose per rispecchiarsi attraverso di esse, è una ricerca del paesaggio interiore in quello esteriore. Un’attitudine mista che combina la ricerca d’identità e la capacità di aderire perfettamente allecose osservate.
Visioni fluide III, 2010 – Fotografia modern print cm. 55×31
Giuseppe Cicozzetti, critico fotografico cura tra le altre cose il seguitissimo blog Scriptphotography, scrive: “In assenza d’una visione siamo senza un orizzonte, senza un orizzonte siamo senza direzione, senza direzione siamo senza percorso. Visione, orizzonte, direzione, percorso sono componenti indispensabili per ogni ricerca. La fotografa Anna Maria Colace ha fatto della ricerca visiva la cifra fondante del suo linguaggio. E proprio perché la ricerca non conosce la parola “fine” ma, al contrario, è sempre pronta a nuove inclusioni, a nuovi spunti che sappiano esplorare nuovi spazi, così Anna Maria Colace sofferma il suo sguardo sui numerosi territori del reale, per restituirli in forma di Visioni”
Note biografiche
Nata a Parghelia (VV) Anna Maria Colace si trasferisce a 18 anni a Firenze dove studia e si laurea in Scienze Forestali e Ambientali, oggi vive e lavora a Torino. Prima di fotografare Anna ha imparato a guardare perché si sa che non si deve imparare a fotografare ma a vedere, il fotografare viene di conseguenza. Questa forma di educazione allo sguardo, che ha appreso e poi regalato all’osservatore, è nata da un attento percorso da autodidatta. Grazie al suo occhio scientifico e la sua attitudine da botanica ha contemplato e osservato la natura da vicino con sguardo fotografico, come quando senza macchina fotografica si inquadra la scena con le dita. L’innata espressività artistica, che ha sempre esercitato con l’immaginazione, trova la sua piena rivelazione nella fotografia a partire dal 2007. La rappresentazione di paesaggi naturali è sicuramente uno dei temi che emerge con grande forza dal suo lavoro, iniziando a fotografare prima nel suo paese d’origine e poi per estensione in ogni luogo che vive e visita. Partecipa a mostre personali e collettive e riunisce attorno a sé una fitta community attiva in rete.
Anneth vista da A., 2021 – Fotografia modern print cm. 30×40