L’anima e il corpo del paesaggio

Ivo Bonino

Nelle opere di Bonino l’anima si riveste di un corpo e il corpo possiede una sua solidità strutturale e armonica, nella quale alberga, salda come la roccia, un’unione emotiva che lega affettivamente il pittore alla natura; qui intesa come territorio di una nuova umana rinascita.
Ivo Bonino è un viaggiatore che non si stanca mai di viaggiare. La sua destinazione è il paesaggio. Il resto è superfluo. Non è la realtà soggettiva che egli cerca in questo suo incessante viaggio, ma ciò che la realtà esprime nel proprio profondo. Nelle sue opere essa si manifesta attraverso serenità e gioia, determinando il trionfo dell’incontro tra l’uomo e la natura. I paesaggi ritratti hanno una loro personalità ben caratterizzata. Essi non sono quelli mercificati, turistici, che il viaggiatore memorizza con uno sguardo superficiale, da cartolina o fotografia delle vacanze, ma sono l’humus di una ricerca sviscerata, un calarsi entusiasta nell’anima stessa della forza generatrice della natura, che non è mai ordine e perfezione ma è caos disciplinato. È il connubio ideale tra luce e colore che si materializza nei quadri di Bonino; in una eufonia dei sensi dai toni vivi e accesi di passione. La tranquillità offerta da Ivo Bonino è un inno alla vita. Un intreccio di sfumature che ora creano mondi magici popolati da arbusti dagli innumerevoli toni del verde, ad alimentare la buona volontà di tutti coloro che la Natura l’amano e non la distruggono.

Marcello Salvati


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Credits: Archivio Ivo Bonino