Metamorfosi – Hilario Isola
12 settembre 2025 – 11 gennaio 2026
L’arte contemporanea invade la città: installazioni monumentali dialogano con gli spazi pubblici di Pinerolo.

Bruco (2025), Hilario Isola – Cavallerizza Caprilli, Pinerolo
Dal quotidiano al sorprendente: un percorso artistico per riscoprire luoghi nascosti e sottovalutati.
Scultura diffusa trasforma il quotidiano in occasione di scoperta: le opere abitano lo spazio pubblico e diventano parte della vita della comunità. Installate in luoghi poco valorizzati o trascurati, le installazioni risvegliano il patrimonio esistente, invitando a guardare i luoghi con occhi nuovi e a vivere esperienze artistiche inedite. Portatori di un valore storico e architettonico unico, questi luoghi vengo interrogati, sfidati e reinterpretati dagli artisti, dando vita a interventi che danno nuovo significato al paesaggio urbano.


L’arte che si vive ogni giorno: da partecipazione attiva a esperienza condivisa.
Scultura diffusa rende l’arte accessibile a tutti, trasformando le opere in protagoniste della vita quotidiana. Le installazioni non sono solo da osservare, ma possono essere attraversate, esplorate e vissute, creando un’interazione diretta con chi le incontra. Invadendo lo spazio pubblico, le opere stimolano nuovi modi di partecipare e relazionarsi, invitando cittadini e visitatori a diventare parte attiva dell’esperienza artistica e a riscoprire la città attraverso lo sguardo e il corpo. Dialogando con la comunità, le opere apreno nuove possibilità di fruizione e interpretazione.
L’edizione 2025 ospita Hilario Isola, artista visivo con un forte legame con la natura e le pratiche agricole tradizionali.
Hilario Isola (1976) ha esposto i propri lavori in Italia e all’estero in prestigiosi spazi espositivi pubblici e privati, fra cui si annoverano NMNM Nouveau Musée National de Monaco a Montecarlo, Art in General e Sculture Center a New York, CCA – Canadian Centre for Architecture a Montreal, Museion a Bozen, David Roberts Art Foundation a Londra, Fondazione Bevilacqua la Masa a Venezia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea a Torino.
Vive e lavora a Torino, alternandosi tra centro città e campagna, e a Bagnolo (CN) ha stabilito il suo studio in un vecchio mulino ad acqua. Questo osservatorio privilegiato sulla natura, lo ha spinto a interessarsi a pratiche extra-artistiche come la vinificazione e l’agricoltura, che integra nelle sue sperimentazioni artistiche.

Metamorfosi: un viaggio poetico nel mondo degli insetti, sentinelle silenziose del ciclo vitale sulla terra.
Olga Gambari: la natura, e i suoi insetti, come catalogo eterno e inesauribile di soluzioni di sopravvivenza.
È una metamorfosi continua la vita, quella biologica, del nostro corpo e dell’ambiente di cui siamo parte, quella della città che attraversiamo, quella del cielo che non è mai uguale a sé stesso. Una metamorfosi inarrestabile, di cui spesso non abbiamo consapevolezza, occhi, orecchie e sensi distratti, confusi dal rumore bianco in cui siamo immersi. Hilario Isola ci porta alla scoperta di questa Metamorfosi che caratterizza la condizione esistenziale del creato. Lo fa attraverso le sue opere site-specific diffuse per la città di Pinerolo, intesa come spazio comune, stratificazione collettiva di tracce e significati. Le sue sono grandi installazioni dalla consistenza del miraggio, realizzate cucendo insieme strati di reti agricole con una tecnica introdotta dall’artista dove l’incisione si fonde con la scultura. Invitato per la 4° edizione della Biennale Città di Pinerolo, Isola crea un percorso di luoghi cittadini che vivono in dimensioni quasi parallele, presenti ma non al centro della frenesia quotidiana. Una mappa di maneggi, ville, muri, parchi e gallerie (la Cavallerizza Caprilli, Villa Prever, Palazzo Acaja, la Terrazza Acaja e la Galleria Losano) appartenenti alla storia cittadina, ciascuno in parte da riscoprire o conoscere. E Hilario ci invita “all’ascolto”, che è porre attenzione e poi cura, e chiama a raccolta il suo universo entomologico, creature in miniatura che ha conosciuto nelle sue immersioni nella natura, quella selvaggia, e dell’incolto, e quella coltivata e antropizzata.
Api, bruchi, libellule, tignole, coleotteri. Insetti buoni come la Crisopa, una piccola farfalla che si nutre delle uova degli afidi rimpiazzando l’abuso di anti parassitari, e cattivi come la Popillia Japonica, specie infestante e distruttiva arrivata recentemente dall’Asia. Creature che raccontano storie, comportamenti, regole universali, che sono testimoni di dove sta andando il nostro ecosistema, anche spirituale. Inquinamento e abuso spregiudicato di fertilizzanti e di risorse naturali, eliminazione della biodiversità ed espansione di culture intensive, dispersione del patrimonio ambientale e delle società contadine. La Natura come catalogo eterno e inesauribile di soluzioni di sopravvivenza. Tutto già a portata di mano, a saper vedere, a saper ascoltare. E ricordare. Per questo il suo è un progetto di arte pubblica, di arte come luogo e strumento di pensiero critico e incontro. Opere che si mimetizzano nello spazio quotidiano, utilizzando la tecnica del camouflage, tipica degli insetti e cara all’artista, in una chiave visionaria e poetica che fa propria la meraviglia, quel momento incantato dove si crea sospensione e silenzio. E si inizia ad ascoltare.
Olga Gambari
Torino, agosto 2025
Il percorso artistico coinvolge quattro luoghi di Pinerolo, tra maneggi, ville, muri e parchi pubblici.

Bruco (2025), Hilario Isola – Cavallerizza Caprilli, Pinerolo

Crisopa, Hilario Isola – Cavallerizza Caprilli, Pinerolo

Libellula, Hilario Isola – Parco di Villa Prever, Pinerolo

Ape regina, Hilario Isola -Giardino alto Palazzo Acajar, Pinerolo

Odonata, Hilario Isola – Terrazze Acaja, Pinerolo
Un progetto di Città di Pinerolo e Galleria Losano
Con il contributo e il patrocinio di Regione Piemonte
Con il contributo di Fondazione CRT

