Laboratorium

Davide Rivalta

Dal 10 Settembre 2021 al 9 gennaio 2022, la Città di Pinerolo ospita una nuova edizione di Scultura Diffusa.
Scultura diffusa è un percorso artistico allestito per quattro mesi per le vie del centro di Pinerolo, che prevede l’esposizione di opere monumentali site-specific nei diversi contesti urbani della città. Quest’anno Scultura diffusa è giunta alla sua seconda edizione e vede protagoniste le sculture dellartista Davide Rivalta. Oggetto dell’esposizione è la sua produzione di figure di animali costituita da sculture in bronzo di lupi, bufale, orsi, aquile, babbuini e leoni.


LABORATORIUM
DAVIDE RIVALTA
Mostra di bozzetti e disegni

Levento sarà presentato durante la 45^ Rassegna dellArtigianato del Pinerolese che si terrà dal 10 al 12 settembre 2021 con la preview Laboratorium, mostra dei bozzetti e disegni di Davide Rivalta a cura di Pier Luigi Tazzi, allestita presso gli spazi espositivi della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura in via Savoia,33, che inaugurerà venerdì 10 Settembre –ore 18.00 e rimarrà visitabile fino al 18 dicembre. Per la prima volta Davide Rivalta porta fuori dal suo studio bozzetti, armature interne ai modelli, acetati disegnati e fotografie, facendoci scoprire il lavoro e il mondo che sta dietro alla sua arte. La mostra pone lattenzione sul processo creativo dell’artista, dalla modellazione alla fusione.

Laboratorium
testo di Pier Luigi Tazzi

Davide Rivalta (Bologna 1974, dove vive e, dal 2004, insegna Scultura presso la locale Accademia di Belle Arti) appartiene a quella generazione di artisti che si sono imposti sulla scena dell’arte nell’epoca della globalizzazione a metà della prima decade del Terzo Millennio. Provengono dagli angoli più disparati e, in qualche modo, meno prevedibili della terra: dall’Inghilterra che ospita gli ex-sudditi del British Empire di etnie le più diverse, dalla Russia post-sovietica, dalla Cina in folgorante ascesa economica e politica, dalla provincia italiana più o meno profonda, dalla Mitteleuropa che resta Europa solo fino a un certo punto, dal Sud-Est asiatico in crescita nonostante tutto, che non è poco, dal Giappone pre- e post-Fukushima, dall’America Latina più sconquassata. Sono diversi non solo fra loro, ma anche dal mondo che li ha preceduti e che ora li guarda con sospetto: la loro reciproca diversità si presenta come una differenza senza opposizione, rispettano quel che è stato, ma vanno per conto proprio e ne sono consapevoli senza tuttavia di questa consapevolezza compiacersi. Rivalta è uno di loro, pur senza nutrire alcun senso di appartenenza identitaria.
La parte più consistente della sua arte fino al momento attuale è costituita dall’inserimento di figure di animali, scolpite utilizzando dalle resine ai metalli, in ambienti, esterni e interni, segnati da precedenti interventi umani perlopiù di natura architettonica. L’effetto ricercato in questo modo è sia quello del confronto, da una parte, fra una figura, che rimanda direttamente ad un universo di natura, e, dall’altra, un costruito antropico, nel senso primo di essere stato fatto dall’uomo come specie e a lui destinato, sia quello, immediatamente conseguente, di favorire un incontro fra l’individuo/uomo e l’evocazione plastica dell’altro, l’altro dall’umano: un’evocazione che si traduce ogni volta in una forma dotata di una propria concretezza materiale e di una propria estetica, ambedue dovute al lavoro e alla volontà artistica (Kunstwollen) del suo autore (maker). È su questo ultimo aspetto che verte LABORATORIUM: per la prima volta Rivalta porta fuori dai luoghi dove costruisce le sculture che innervano i suoi interventi e la sua arte, bozzetti, armature interne ai modelli, acetati disegnati per la verifica visiva immediata delle pertinenze iconiche delle figure nel momento in cui la loro costruzione è in atto, foto su supporti trasparenti per sentire e guidare la resa delle superfici mentre il trattamento è anch’esso in attoGorillaLupiBufaleBabbuini, che poi saranno nel grande intervento nella città di Pinerolo, dal titolo PASSAGGI IRRITUALI, per SCULTURA DIFFUSA 2021 che avrà luogo ad ottobre; ma anche il Dromedario, il Rinoceronte, l’Asino, che sono entrati in altre storie.
LABORATORIUM dunque come manifestazione nello spazio espositivo dell’altra fucina, discreta e segreta, dell’artista, a precedere quella ultima della fonderia da cui sortono i manufatti finali, e pubblici, della sua arte.