Lumina Picta

Paola Risoli

Pittore di grandi paesaggi verdeggianti, dal taglio surreale, dove la mimesi rispolvera la sua funzione platoniana di rapporto tra le idee e le cose sensibili, e la natura diventa pretesto per raccontare nello sfarzo del cinemascope le avventure della luce che scova ed affronta l’ombra di sotto il folto di un bosco, e la stana, e la distrugge nella vastità dei campi e dei piani, Paola Risoli affronta con determinazione e chiarezza d’intenti molti dei problemi che assillano gli artisti giovani che si affacciano al mondo dell’arte.
Quello del rapporto con la realtà, innanzi tutto, che non descrive direttamente, ma velando la visione diretta con le immagini artificiali che ripropongono la relazione col mondo fisico attraverso le finestre mediatiche che ricostruiscono la verità; finzioni e infingimenti che si insinuano subdolamente nell’involuzione di una civiltà ostaggio del progresso e del denaro.
E in parallelo quello del rapporto dell’artista con la sua vita interiore, con la quotidianità, dove le sensazioni, le emozioni ed i sentimenti si riappropriano di un valore etico altrimenti celato per falsi pudori. 

Gianfranco Schialvino

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Credits: Archivio Paola Risoli