Nato a Pinerolo

Il viaggio di Daniele Galliano

“L’artista è colui che fissa e rende accessibile ai più “umani” tra gli uomini lo spettacolo di cui fanno parte senza vederlo”. Maurice Merleau-Ponty.

Il fare arte di Daniele Galliano prende forma da vari immaginari, tra questi la provincia e la città. La Val Chisone da una parte e la città di Torino dall’altra. Due orizzonti di riferimento opposti ma complementari nella sua formazione personale e professionale, che hanno profondamente segnato la sua produzione e il modo di rapportarsi all’opera.
Le tele giovanili sono caratterizzate da un paesaggio esistenziale familiare e naturale legato alle valli pinerolesi, con emozioni lucide e riconoscibili. Con il trasferimento a Torino nel 1992 cambia l’immaginario così come la direzione del suo sguardo, ora l’attenzione è rivolta alle folle e alla degenerazione urbana, con opere pittoriche sperimentali e dal forte impatto visivo.
Rimane tuttavia il bisogno di raccontare delle storie universali e di concentrarsi su tematiche del mondo contemporaneo, con un percorso che lo conduce fino all’umana introspezione. E proprio lì, al fondo della sua meditazione, l’umano, con le sue tensioni e contraddizioni, continua ad essere al centro della sua ricerca.
La poetica di Daniele Galliano aderisce senza esitazioni al suo tempo, rendendolo sempre profondamente contemporaneo e formandosi intorno alle persone del suo quotidiano, ogni opera è un appunto di viaggio.
Parlare delle opere di Daniele Galliano significa parlare innanzitutto del suo viaggio, cominciato nel suo studio di Via Assietta a Pinerolo.


Daniele Galliano nasce a Pinerolo nel 1961. Autodidatta di formazione, comincia ad esporre a Torino, dove vive e lavora, all’inizio degli anni ’90, conquistandosi velocemente un posto di rilievo all’interno di quella nuova scena pittorica italiana che muove i suoi primi passi alla fine degli anni Ottanta.

Il suo “realismo fotografico”, le sue immagini di luoghi e persone, cominciano ben presto a farsi notare oltre i confini nazionali, e gli consentono di partecipare ad importanti personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti, tra le quali: la 53 Biennale di Venezia nel 2009, la Biennale Kochi-Muziris in Kerala nel 2016, la Galleria d’Arte moderna di Roma, Palazzo Reale di Milano, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, la 9 Biennale dell’Avana, Wifredo Lam Center for Contemporary Arts a Cuba, la Galleria Civica contemporanea di Trento, il Museo Sale-Spazio Arte Legnano a Milano, l’Urban Planning Exhibition Center di Shanghai (Cina), il Capital Museum Bejing (Cina), Kunsthalle a Goppingen (Germania), il Museo d’Arte di Nuoro, la Galleria Annina Nosei a New York, la Galleria Cu4tro a Madrid, il Magasin a Grenoble (Francia), la Livingstone Gallery a Den Haag (Olanda), l’Artiscope a Bruxelles (Belgio).

Nel 2013 ha presentato alla videoteca della Galleria d’Arte Moderna di Torino il suo primo film d’animazione composto da 1465 disegni realizzati a matita su carta. Sue opere sono entrate in importanti collezioni pubbliche e private quali la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il MART di Trento e Rovereto, la collezione VAF e la Collezione Unicredit Private Banking di Milano.