Sentimenti umani, troppo umani.

Marco Lampis


Ho scelto di mettere al centro l’essere umano, affascinante e misterioso protagonista della mia continua ricerca, egli mi permette – nell’atto creativo – di incontrare me stesso”.

Marco Lampis osserva l’umanità come mezzo di esplorazione e conoscenza della realtà dentro e fuori di sé, in un esercizio di contemplazione e meditazione

Attraverso le sue immagini rappresenta sentimenti umani ambigui e contrastanti: il desiderio di nascondersi e rivelarsi, l’istinto di fermarsi e scappare, il bisogno e l’incapacità di lasciarsi andare, la volontà di orientarsi e smarrirsi, la paura e l’eccitazione di fronte all’ignoto. 
Cogliere questa tensione vitale è l’obiettivo della ricerca artistica di Lampis, che indaga il mondo e finisce per conoscere meglio se stesso.

Contraddizioni espresse a livello pittorico dai personaggi definiti e particolareggiati quasi a livello fotografico, in contrasto con fondali fluidi e trasparenti che travolgono e rassicurano al tempo stesso. 

Nelle sue opere prendono vita rappresentazioni inconsce, trasportando l’osservatore in un altrove immaginifico fatto di luoghi afoni e atmosfere velate. Una realtà alternativa, quasi aliena, fatta di scenari dalla calma apparente in cui nulla si muove eppure tutto accade.

Donne, uomini e bambini sono rappresentati immersi in una pozza d’acqua, suggestione che rimanda a sensazioni di calore e rassicurazione di un liquido amniotico o brodo primordiale oppure al senso di turbamento di un annegamento

L’acqua diventa metafora del limite umano, dell’ostacolo che si frappone ai rapporti interpersonali, dell’insieme di convenzioni e pregiudizi che innalziamo intorno a noi.

Insieme all’elemento liquido compaiono anche confini, orizzonti, muri come elementi narrativi distintivi che esprimono al contempo immobilità e dinamismo.

L’artista trasporta l’osservatore in un altro mondo possibile in cui si riconosce al contempo come protagonista e autore.

Ipnosi 01, acrilico su tela, cm 70×120

Seguono alcuni cicli di opere tematiche realizzate dall’artista dal 2019 ad oggi.

RELAZIONI

Un’osservazione intima e acuta di personaggi apparentemente ordinari colti in atteggiamenti comuni, per rappresentare le dinamiche di gesti, sguardi, espressioni

Ritratti di conversazioni per noi mute e sconosciute: non serve ascoltare, l’immaginazione fa il resto. 

Relazioni 014 | Relazioni – Acrilico su tela, 2019

S-CONNESSIONI

Sconnettersi è un meccanismo psicologico di difesa: scegliere di non provare nessun sentimento per non soffrire. Ma sono proprio i fallimenti, le delusioni e i dolori i motori dell’evoluzione e del ciclo vitale, elementi di sopravvivenza.
La s-connessione emotiva diventa un luogo mentale.

Sconnessioni 25 | Sconnessioni 26 – acrilico su tela, 2021

SMARRIMENTI

Rappresentazione di habitat desolati e privi di slanci vitali in cui l’essere umano si muove senza meta, metafora di uno smarrimento sociale condiviso.
Un’atmosfera apparentemente stabile ed equilibrata che d’improvviso si fa tagliente: raffigurazione di un malessere invisibile, ma presente

Smarrimenti 18 | Smarrimenti 14 – acrilico su tela, 2022

ATTESE

L’attesa ha a che fare con il tempo e non con la perdita di tempo. Un momento che non è sottratto alla vita, ma un’occasione per vivere attimi di piena consapevolezza e appartenenza
Apparentemente nulla succede, nessuno viene e nessuno va, eppure qualcosa si muove: un’agitazione soffocata da una calma apparente. Rappresentazione di personaggi in contemplazione caratterizzati da sentimenti contrastanti: eccitazione, fremito, tedio e isolamento

Attesa 012 | Attesa 133 | Attesa 115 | Attesa 118 – acrilico su tela, 2020

MOVING CELLS

Nella società contemporanea l’essere umano si muove come una molecola impazzita.

Moving Cells 015 | Moving Cells 14 | Moving Cells 08 | Moving Cells 016 – acrilico su tela, 2020