Una selezione di disegni a grafite con inserti a foglia e fili dorati, che rappresentano la produzione di un intero anno, presentati per la prima volta al pubblico.
Innesti rappresenta l’evoluzione più recente dei lavori di Sefora, sempre in continuità con le Symbiosis, sono il racconto del dialogo tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda, del continuo scambio con la natura, a volte dolce, a volte inquietante. Sta all’occhio di chi guarda cogliere il tenero o il terrificante. Figure bambine in bilico tra bellezza, gioia, lacrime e malinconia. Personaggi con gli occhi chiusi e un delicato e meraviglioso erbario onirico, composto da una natura reale come la botanica ma fatto di sogni come le assenze.
In questo nuovo ciclo di opere, l’artista ha abbandonato i colori, utilizzando solo la grafite per cercare le infinite sfumature dei grigi, sapientemente caratterizzati da eleganti inserti dorati, in un’atmosfera di bianco silente.
La prima volta in cui ho visto le opere di Sefora Pons ho pensato alla neve. Al modo lento in cui un fiocco di neve conclude il suo viaggio posandosi delicato sulla terra. Con la medesima dolcezza i suoi visi, le sue sculture, le sue meravigliose espressioni di natura mi sono entrate nell’anima e lì sono rimaste. Chi vuole accostarsi al mondo artistico di Sefora Pons deve farlo in silenzio, poiché solo una anche minima forma di raccoglimento può permetterci di entrare nello spazio infinitesimo che si trova tra un battito di ciglia e l’altro.
E proprio di questo si tratta. L’artista è riuscita a cogliere l’essenza di questo magico momento, simbolo di continua morte e rinascita, del rapporto simbiotico e mai completamente svelato tra vivere e morire.
Le opere di Sefora sono realizzate con una tecnica molto personale e inconfondibile, in cui la lucentezza metallica della grafite e la porosità leggera della carta si compenetrano in un equilibrio perfetto e sospeso, talvolta arricchito dalla composta eleganza di un filo dorato.
Davanti ai suoi disegni ho spesso avuto la sensazione che il rapporto tra il tratto della matita e il bianco della carta fosse una strana, preziosa, forma di Amore. E pertanto non è stato difficile essere rapito dalla loro assoluta bellezza e dall’intensità che trasforma l’ambiente circostante.
Enrico Challier
I legni di appoggio di Andrea Bouquet
Verranno presentati alcuni “capi d’opera” del falegname designer Andrea Bouquet, che dialogheranno con i disegni ed in particolare con le ceramiche esposte in mostra. La forte assonanza tematica che contraddistingue l’arte di Sefora e Andrea, ha dato origine ad un suggestivo allestimento. Una Wunderkammer in cui troviamo naturalia, elementi che la natura stessa fornisce, sapientemente selezionati perché portano in sé qualcosa di eccezionale, come, ad esempio, essenze, rami o addirittura delle spine di acacia, raccolte ad una ad una, piallate ed incollate sulle superfici di un monetiere e riutilizzate con lo stesso principio della natura: la protezione di una gemma, in questo, caso del prezioso manufatto.