Doppio sogno

M. Voghera e E. Campi

Enrica Campi e Massimo Voghera sono due poeti che usano la ceramica come mezzo espressivo.
Il fatto, poi, che nella vita “al secolo” siano anche felicemente coniugi potrebbe essere ininfluente sul loro lavoro. Di fatto, invece, così non è, perché la loro vita privata influisce e si connette con l’attività pubblica di artisti operativi a tutto campo. Una coppia quindi che, pur non lavorando insieme, a quattro mani, e pur avendo stili differenti e autonomamente ben connotati, s’intuisce che elabora e pensa ai soggetti da trasporre in ceramica grazie ad un dialogo affettuoso e approfondito, inerente più la vita che la mera arte.
Ed è infatti una certa visione del mondo che li accomuna. Le loro opere non sono mai meramente decorative, come troppo spesso accade in certa aggraziata ma “vuota” ceramisteria non solo italiana, ma ogni lavoro è connotato, nel senso semiologico del termine, ovvero ci offre più rimandi di senso e “significato”, non uno soltanto, univoco e banalmente denotativo, con spunti il più delle volte arguti, correlati anche ai grandi problemi del mondo d’oggi.
I lavori di Campi e Voghera comunicano anche una soffusa poesia fiabesca, unita a una sottile arguzia nell’interpretare la vita di ogni giorno. É proprio la dimensione fiabesca che tiene insieme i lavori dei nostri due autori, sempre in grado di raccontare, non solo plasmando, ma anche disegnando e colorando con soffusi cromatismi, episodi tratti dal Flauto Magico di Mozart, piuttosto che dai racconti di Andersen, Esopo, Fedro.

Guido Curto


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Credits: S. Di Nucci