Il 7 dicembre scorso a Pinerolo la Galleria Losano Associazione Arte e Cultura ha inaugurato la mostra “L’espressività del segno” nella sua sede di Via Savoia 33.
Si tratta di una mostra collettiva d’arte grafica che vede protagonisti Giorgia Oldano, Kurt Mair, Alice Serafino e Marco Tallone in un percorso tra incisioni, rayotipi, cianotipi e monotipi.
Rassegna indubbiamente interessante sotto diversi profili a cominciare dalle tante tecniche esecutive proposte per proseguire con le opere grafiche dei quattro espositori. Come si sa, con il termine incisione si raggruppano diverse tecniche espressive, dall’acquaforte alla maniera nera e dall’acquatinta alla puntasecca per ricordare le cosiddette “incisioni calcografiche”, mentre la cianotipia (da cui “cianotipo”) è un antico metodo di stampa fotografica caratterizzata dal tipico blu di Prussia, mentre il rayotipo è un altro particolare tipo di stampa fotografica a contatto. Infine il monotipo è la produzione di un’opera in un unico esemplare di stampa (dal greco “unica impronta”). Questa tecnica consiste nella realizzazione di un’immagine stampata con l’ausilio di un torchio calcografico che viene usato solitamente dagli artisti.
Per quanto riguarda gli artisti presenti in mostra, di Kurt Mair e Marco Tallone ho avuto occasione di scriverne su queste colonne tantissime volte (e per Kurt tutti i fossanesi hanno avuto modi di apprezzarne la bravura nella personale svoltasi in Borgo Vecchio nel 2016), quanto a Giorgia Oldano, torinese, e Alice Serafino, pinerolese, sono state protagoniste di svariate iniziative anche a Pinerolo presso la Galleria Losano, proponendo moderne forme d’arte negli ambiti della fotografia, dell’illustrazione e della grafica.
In mostra anche una scultura in ceramica lavorata con la tecnica antichissima del bucchero, realizzata dal maestro Michelangelo Tallone, anche lui già ben conosciuto dai fossanesi.
Carlo Morra
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